Perché i bambini balbettano? Ti sei mai chiesto cosa possa scatenare questa problematica nei bambini? Il balbettio a volte arriva in maniera improvvisa senza alcuna causa apparente.
Pensiamo ad esempio a un bambino in età prescolare nel momento in cui incomincia a strutturare pensieri più complessi (dai 2 ai 4 anni), arricchendo la sua comunicazione di nuovi vocaboli che ha imparato. Il problema che può insorgere? Quello di non riuscire ad articolare le parole che corrono veloci nella mente, generando blocchi e inceppamenti evidenti. Questo tipo di balbuzie è detta evolutiva e, in quanto disturbo del neurosviluppo, non deriva da traumi, ma da un insieme complesso di fattori fisiologici, linguistici, emotivi e ambientali.
Col termine generico di balbuzie a volte si possono intendere disturbi differenti in cui le disfluenze insorgono per cause ben circoscritte, in seguito a: danno neurologico o patologie neurodegenerative (balbuzie neurogena), eventi fortemente traumatici o patologie psichiatriche (balbuzie psicogena). Questo tipo di problematiche compongono una casistica ben più rara e tipica dell’età adulta.
Quando intervenire perché i piccoli non riescono a parlare in maniera fluida?
Quale è il momento migliore per intervenire se un bambino balbetta? Il consiglio è quello di un intervento precoce senza aspettare troppo dai primi inceppi. Nella fase evolutiva del bambino, la balbuzie può anche passare, ma la remissione spontanea non è presente nel 100% dei casi. Una discreta percentuale di bambini, infatti, mantiene il disturbo cronicizzandolo in balbuzie persistente. Per questo motivo l’intervento tempestivo aumenta la percentuale di risoluzione del disturbo.È stimato che se si interviene entro i primi quindici mesi dall’insorgenza della balbuzie, le possibilità di un completo recupero sono molto elevate.
Perché si presenta la balbuzie infantile?
Capire perché i bambini balbettano è difficile. La balbuzie è un disturbo multifattoriale al cui sviluppo concorrono diversi aspetti, di tipo fisiologico e linguistico, ma anche ambientale e psico-emotivo. Questi giocano un ruolo rilevante soprattutto col passare del tempo e con la crescita del bimbo. Con l’approssimarsi all’età scolare, infatti, è molto probabile che il bambino inizi ad auto osservarsi e cominci ad aver sempre più paura di fare brutta figura, di essere percepito come diverso dalle altre persone. Questo potrebbe portarlo ad evitare di parlare liberamente o partecipare a conversazioni, anche tra pari, con la conseguenza di chiudersi sempre di più in se stesso.
Proprio perché la balbuzie è un disturbo complesso, è molto importante per un bambino piccolo che la famiglia e le persone che fanno parte dell’ambiente in cui vive, siano competenti nel dargli supporto. Di grande rilevanza sono anche i feedback di rimando che riceve, che dovranno essere costruttivi nell’incoraggiarlo ad acquisire sempre maggiore certezza sul proprio modo di comunicare. Per questo Psicodizione, metodologia molto valida per superare la balbuzie in area prescolare, ha scelto di lavorare attraverso un approccio in cui vengono trasmessi alla famiglia gli strumenti che consentono di rieducare il modo di parlare del bambino attraverso il gioco, affinché non si senta costantemente corretto o medicalizzato e, per far sì che riceva gli stimoli funzionali al riallineamento della sua comunicazione, agevolmente, attraverso le persone a lui vicine e con cui trascorre gran parte del suo tempo.
Per avere informazioni più dettagliate, visita il sito di Psicodizione : potrai ascoltare le testimonianze di chi è uscito dalla gabbia della disfluenza.