La balbuzie tonica e clonica sono due classificazioni che individuano la disfluenza in base alla tipologia dell’inceppo. Come si presenta la balbuzie tonica?
La balbuzie tonica è contraddistinta da blocchi improvvisi ed intensi nei suoni e da uno stato tensivo che interessa sia la vocalizzazione che la gestualità, dal momento che la persona può dover usare anche il corpo per forzare il blocco. Chi ne soffre sperimenta l’impossibilità di pronunciare determinate parole. Inoltre, in alcuni casi la persona può incontrare difficoltà nell’emettere la prima parola di una frase. Un esempio per la parola mare: l’inceppo e la ripetizione avvengono sulla prima consonante e la pronuncia sarà: m-m-m-mare.
Balbuzie come si distinguono a seconda della tipologia dell’inceppo?
La balbuzie tonica e clonica sono due delle categorie che la maggior parte delle persone riconduce al disturbo della disfluenza. Nella balbuzie clonica non c’è un vero e proprio blocco nella parola, quanto una ripetizione di alcune sue parti, che possono essere all’inizio, nel mezzo o alla fine della parola stessa. Questo fa sì che all’orecchio di chi ascolta risulti comunque abbastanza chiaro il concetto che la persona vuole esprimere, è pur vero che anche chi vive la balbuzie clonica può avere la sensazione di non riuscire a portare fuori il suo messaggio. Il problema, in questa forma di balbettio, si manifesta, dunque, con ripetizioni involontarie e convulsive di suoni e sillabe che rendono molto faticoso l’eloquio. La parola mare, ad esempio, verrà pronunciata così: ma-ma-ma-re-re-re.
Diverse tipologie di balbuzie un solo metodo per la risolverle
Con tonica e clonica si individuano, dunque, due delle categorie in cui distinguere la tipologia di balbuzie, ma non sono le uniche. La disfluenza, infatti, può presentarsi anche in forma mista e palilalica. La prima identifica la presenza di balbuzie tonica e clonica insieme. La seconda si manifesta con la ripetizione involontaria e persistente di sillabe all’interno di un discorso che sono totalmente estranee alla parola che si sta pronunciando. Indipendentemente dalla tipologia della disfluenza è possibile risolverla con un intervento che mira a rieducare le abilità comunicative e relazionali che, potenziate, riportano la persona ad avere il controllo dei suoni e ad usare l’ansia a proprio vantaggio. Questo è l’approccio di Psicodizione, metodo ideato da Chiara Comastri, Psicologa ed ex balbuziente, il quale tiene conto di tutti i fattori alla base della balbuzie e agisce in modo particolare sugli aspetti psico-emotivi e ambientali che provocano questo disturbo. Visita il calendario dei nostri corsi e laboratori.