Cos’è la balbuzie? La balbuzie riguarda il problema legato alla fluidità della parola. Essa si riscontra in presenza di ripetizioni forzate di sillabe oppure nella difficoltà ad incominciare un discorso a causa di un inceppo iniziale. Esistono varie definizioni di questo disturbo.

Nel 1977 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito la balbuzie come: “un disordine nel quale il paziente sa con precisione ciò che vuol dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di involontari arresti, ripetizioni e/o prolungamenti di suono”. Si evince che il problema della disfluenza riguarda la difficoltà di avere pieno controllo nel pronunciare determinate parole, quelle parole che si hanno ben chiare in mente, ma che incontrano un ostacolo insormontabile nel momento in cui devono essere pronunciate.
Nel 2012 il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) colloca la balbuzie tra i disturbi del neurosviluppo, nel sottogruppo di quelli della comunicazione e lo definisce “come disturbo della fluenza con esordio nell’infanzia caratterizzato da alterazioni della normale fluenza e della cadenza dell’eloquio, che sono inappropriate per età dell’individuo e per le abilità linguistiche, ripetizioni di suoni e sillabe, prolungamenti dei suoni, interruzione delle parole, blocchi udibili o silenti, circonlocuzioni, parole pronunciate con eccessiva tensione, ripetizione di intere parole monosillabiche”.  Tali alterazioni causano ansia nel parlare o limitazioni dell’efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, del rendimento scolastico o lavorativo, individualmente o in qualsiasi combinazione.

Capire le manifestazioni della disfluenza per intervenire correttamente

Capire cos’è la balbuzie permette di intervenire per poterla definitivamente superare. È importante il fattore temporale per determinarne la rapidità di recupero. La balbuzie in età evolutiva, infatti, se individuata e corretta in modo tempestivo, entro i primi 15 mesi dalla sua insorgenza, avrà un percorso riabilitativo molto più veloce e una maggiore probabilità di remissione del sintomo. La balbuzie tende a cronicizzarsi in età scolare o adulta e ad innescare difficoltà relazionali. La persona, infatti, può iniziare a ritirarsi dalla comunicazione con l’altro, sentirsi in imbarazzo e temere prese in giro. Questa situazione può arrivare a favorire il manifestarsi di disturbi collegati alla sfera emotiva, quali ansia, timore del giudizio, bassa autostima ecc…
Per questo, il percorso che è consigliato affrontare dovrà tenere in considerazione sia l’aspetto meccanico, di riabilitazione dell’eloquio, sia quello psico-emotivo andando a intervenire sulla gestione delle emozioni e delle abitudini disfunzionali per poi potenziare le competenze comunicative.
Gli involontari arresti, le ripetizioni e i prolungamenti del suono sono, in realtà, una conseguenza del blocco già percepito nel pensiero, mentre la disfluenza che l’interlocutore avverte rappresenta il meglio che la persona può fare per superare tale blocco. Questa è la motivazione per cui occorre intervenire contemporaneamente sia sulla sfera cognitiva che su quella comportamentale.

Il problema della disfluenza per Psicodizione

Cos’è la balbuzie per Psicodizione? “Sapere esattamente quello che si vuole dire e sapere, altrettanto esattamente, che ci sarà un suono o una parola che sarà difficile da esprimere” come ripetesempre la dott.ssa Comastri, ideatrice del percorso stessoLa persona che manifesta disfluenza, infatti, ha ben chiaro in mente ciò che vuole dire esprimere, ma avverte altrettanto chiaramente che il pensiero è inceppato su determinate lettere o parole che non riuscirà a pronunciare.
Come specificato sopra, la balbuzie è un disturbo minore del neurosviluppo, che solitamente insorge nel momento fisiologico in cui il linguaggio si arricchisce di pensieri più articolati e complessi (2-4 anni). La presenza di una predisposizione, combinata a fattori intrinseci ed estrinseci ne determinano, invece, l’innesco e il grado di severità. A prescindere dalla causa scatenante, per la maggior parte delle persone, la balbuzie rivela i suoi effetti nella relazione con l’altro fino a diventare, così, un vero e proprio problema relazionale.

Il metodo Psicodizione, poggia le sue basi su un approccio Cognitivo-Comportamentale ed interviene in maniera integrata proprio per rieducare sia le abilità comunicative che relazionali potenziandole, al fine di riportare la persona ad avere il controllo sulla creazione dei suoni e imparare ad utilizzare l’ansia a proprio vantaggio per poter parlare fluidamente in ogni situazione.

Entra nel sito di Psicodizione, troverai le testimonianze di coloro che hanno frequentato il percorso e sono ora ex balbuzienti.