“Balbetto quando sono agitato” potrebbe essere il pensiero di una persona con disfluenza. Può capitare, infatti, che la balbuzie si accentui proprio nel momento in cui ci si trova in situazioni di forte stress emotivo o di agitazione.
Si potrebbe pensare che il problema della balbuzie sia la manifestazione di uno stato di emotività difficile da gestire, mentre il Manuale Diagnostico e Statistico DSM-5 specifica proprio come, invece, l’ansia sia una conseguenza e non la causa della balbuzie: “L’alterazione causa ansia nel parlare o limitazioni dell’efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, o del rendimento scolastico o lavorativo, individualmente o in qualsiasi combinazione”.
In realtà l’ansia e l’agitazione sono determinati dalla consapevolezza di non riuscire a parlare in maniera fluida e dal timore che si innesca per aver già sperimentato più volte questo senso di fallimento: in Psicologia questo meccanismo si chiama “profezia che si auto-avvera” oppure “ansia anticipatoria”.
L’imbarazzo si crea a causa della ripetizione delle sillabe, delle lunghe pause silenti, o delle forzature nella voce e del corpo dovute al tentativo di liberare le parole. Riuscire a mantenere la calma, pur sapendo benissimo che il pensiero non riuscirà ad essere totalmente trasmesso all’interlocutore, è molto difficile.
L’agitazione provocata dalla balbuzie: uno stato emotivo che accentua il problema
Balbetto quando sono agitato? L’agitazione causata dal balbettio provoca nella persona con disfluenza una maggiore confusione dal punto di vista della comunicazione e della presenza mentre ci si relaziona all’altro. La consapevolezza, durante l’eloquio, di andare incontro ad un imminente blocco, perché sicuri di non riuscire a pronunciare una determinata parola, può creare uno stato emotivo di panico perché si cercherà in breve tempo di trovare una via d’uscita (uso di sinonimi, giri di parole, intercalari, ecc…) per rendere impercettibile il problema a chi ci sta ascoltando. Questo processo genera inevitabilmente ansia che, aggiunta al problema della disfluenza, crea un mix di pensieri negativi e di confusione sempre più elevata.
Anche se questo è vero nella maggior parte dei casi, teniamo presente che ci sono persone che, quasi paradossalmente, manifestano maggiore disfluenza nella tranquillità delle proprie relazioni famigliari e amicali più strette, mentre sono più fluidi all’esterno con estranei: ogni persona che balbetta è un mondo a sé.
Superare lo stato di agitazione che si associa alla balbuzie con il metodo di Psicodizione
Evitare che la persona che balbetta dica: “balbetto quando sono agitato” è oggi possibile intervenendo con il metodo di Psicodizione, ideato dalla dottoressa Chiara Comastri, Psicologa ed ex balbuziente. L’approccio di Psicodizione consente di immettere nella propria vita azioni e atteggiamenti nuovi grazie ai quali le persone scoprono di poter ottenere risultati considerati fino a quel momento inaspettati e che danno soddisfazione nel relazionarsi con l’altro. Il metodo permette alla persona di non sentire più la sensazione del blocco anticipatorio che si manifesta in mente ed insegna ad utilizzare l’ansia e l’emotività a proprio vantaggio, potenziando le abilità comunicative personali e l’autostima.
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