La balbuzie in età adulta: è possibile che si manifesti? Sì, anche se il suo innesco ha una probabilità minore rispetto all’età infantile. In età adulta, la balbuzie può instaurarsi a causa di un ictus o altre cause organiche, può accadere che la persona inizi ad avere disfluenza dopo un evento traumatico, ad esempio durante un esame universitario in cui si è sentita in grande difficoltà o ridicolizzata ed avverte, così, i primi inceppi pur avendo parlato fluidamente fino a quel momento.
Nella maggior parte dei casi, la balbuzie insorge, comunque, in età prescolare, durante la fase evolutiva, in coincidenza con il momento fisiologico in cui il linguaggio del bambino si arricchisce di pensieri più articolati e complessi.
Un’altra fascia d’età in cui la balbuzie può manifestarsi con maggiore frequenza, è quella tra i 6 e i 7 anni, in concomitanza con l’inizio del percorso scolastico. Le ricerche confermano che il rischio di balbuzie persistente aumenti se questa è ancora presente un anno dopo che sono stati osservati i primi sintomi. Ciò vuol dire che la disfluenza nei bambini, se non trattata, può cronicizzarsi e permanere nell’età adolescenziale fino all’età adulta.La buona notizia è, comunque, che la balbuzie può essere superata a qualsiasi età, intervenendo attraverso un percorso riabilitativo che consenta di eliminare la disfluenza e liberarsi dai limiti che la balbuzie può creare su molteplici sfere della vita (sociale, lavorativa, scolastica, familiare, ecc…).
Come incide la balbuzie sulla qualità della vita di una persona?
La balbuzie in età adulta può condizionare pesantemente la qualità della vita della persona. La reale difficoltà di comunicazione può portare chi balbetta a chiudersi in se stesso, a porsi dei limiti in ambito lavorativo rinunciando, ad esempio, ad incarichi prestigiosi o di responsabilità in cui dovrebbe esporsi ed essere assertivo, oppure a creare forti limitazioni nella vita privata e sociale: non intessere relazioni per la paura di essere rifiutato a causa della balbuzie o non partecipare a discussioni di gruppo per il timore di bloccarsi davanti a tutti nel bel mezzo del discorso. Il disagio che il la persona che balbetta prova è tangibile quando sente le sue involontarie ripetizioni di sillabe o quando davanti alle sue lunghe pause silenti avverte crescere l’imbarazzo dentro di sé e negli sguardi degli altri. Il trattamento della balbuzie può essere affrontato con ottimi risultati anche in età adulta. Abbiamo, infatti, esperienza diretta di persone di 40, 60 e anche 80 anni che, avendo superato la disfluenza in seguito al percorso di riabilitazione, hanno modificato la considerazione che avevano di se stessi e hanno compiuto scelte importanti che non avevano osato fare in precedenza: cambiare lavoro e intraprendere quello per cui erano davvero portate e a cui avevano rinunciato, ad esempio da informatico a imprenditore nel marketing, oppure aprire un proprio canale YouTube o un podcast per promuovere la loro attività (mai fatto prima!), o non avere il timore di buttarsi, incontrare persone nuove e instaurare delle relazioni.
Il percorso terapeutico per la balbuzie in età adulta
La balbuzie in età adulta può essere trattata e consentire alla persona proprio di avere una qualità di vita decisamente migliore, di essere libera e di giocarsela al pari degli altri. Questo grazie alla volontà della persona stessa, a un percorso di riabilitazione e all’acquisizione di strumenti appropriati che consentano di trasformare il proprio modo di comunicare e i pensieri limitanti che l’hanno fatta da padrone per tanti anni.
È di rilevante importanza che il percorso che si affronta permetta proprio di creare abitudini nuove e sane che consentano di eliminare la disfluenza e godere di una piena libertà comunicativa e relazionale.
Molte persone che, ad esempio, agiscono attraverso il metodo Psicodizione e compiono un lavoro serio e serrato, ottengono un cambiamento chiaro e persistente nel tempo, fino a risolvere completamente la balbuzie.
Il trattamento deve andare a rimuovere le consuetudini e gli schemi mentali disfunzionali utilizzati sino ad allora, per sperimentare un approccio alla gestione della propria comunicazione e di molte aree della vita differenti da quelli in cui ci si è trovati per anni. In particolare, il metodo Psicodizione permette alla persona di non sentire più la sensazione del blocco anticipatorio che si manifesta in mente (prima ancora che nella parola) ed insegna ad utilizzare l’ansia e l’emotività a proprio vantaggio, potenziando, così, sia le abilità comunicative personali che l’autostima e rendendo la persona in grado di parlare fluidamente in ogni situazione.
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