Cosa significa mutismo selettivo? Il mutismo selettivo è un disturbo d’ansia che si manifesta con l’assenza del linguaggio in una o più situazioni nuove e sconosciute che si presentano in ambito sociale. Questo disturbo può interessare i bambini e gli adolescenti quando si trovano in contesti nuovi come quello scolastico.
Un bambino con mutismo selettivo è perfettamente in grado di parlare, non ha alcun problema cognitivo o di articolazione della parola: sceglie semplicemente di rimanere in silenzio in situazioni che richiedono un particolare stress emotivo. Questa tipologia di disturbo è stata riconosciuta e rientra nel DSM Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali solo dalla terza edizione pubblicata nel 1980.
Come intervenire in presenza di un disturbo di mutismo selettivo?
Cosa significa mutismo selettivo abbiamo cercato di analizzarlo sopra, adesso vediamo come si manifesta. Il mutismo selettivo interessa prevalentemente le bambine e solitamente avviene in corrispondenza dell’inizio del percorso scolastico. Questa tipologia di disturbo è rappresenta un problema psicologico determinato dall’ansia che si prova quando si è in un contesto sociale nuovo. Possiamo affermare, quindi, che non è riconducibile a problemi foniatrici o intellettivi, perché quando il bambino si trova nel suo ambiente familiare parla in modo fluido e con cognizione. Perché, allora, in situazioni esterne cambia questo modo spontaneo di relazionarsi? In buona sostanza il mutismo selettivo è considerato una corazza che il bambino indossa per proteggersi da situazioni nuove e sconosciute, che non è ancora pronto ad affrontare. Una vera chiusura totale verso il mondo esterno ad eccezione di quello familiare. L’approccio terapeutico per risolvere il disturbo del mutismo selettivo deve comprendere, quindi, un percorso psicologico.
Il trattamento terapeutico per il mutismo selettivo
È importante capire cosa significa mutismo selettivo per poterlo riconoscere e curare. È un disturbo relativamente raro e viene definito come un disordine dell’infanzia in cui vi è una totale incapacità di comunicazione da parte del bambino in situazioni e contesti sociali differenti dalla propria comfort zone, come potrebbe essere l’ambiente familiare.
Esistono dei casi in cui bambini o ragazzi che balbettano, e percepiscono il blocco sul primo suono in maniera molto marcata, possono manifestare meccanismi simili o del tutto sovrapponibili a quelle rintracciabili nel mutismo selettivo. Iniziano ad attivare un meccanismo di fuga e di mascheramento, che li porta addirittura a rinunciare a parlare e ad esprimersi. In alcuni casi, le persone iniziano a ritrarsi e a comprendere che se lasciano intendere di non voler parlare, magari, ci sarà qualcuno che si sostituirà a loro: questo meccanismo pian piano diventa un’abitudine che prende il sopravvento, tanto che possono arrivare a scegliere di restare in silenzio quando si troveranno ancora in determinati contesti sociali emotivamente impattanti. Inoltre, può accadere che i ragazzi in età scolare scelgano di fare scena muta alle interrogazioni pur di evitare il rischio di fare brutta figura ed essere ridicolizzati davanti alla classe: tale comportamento diventa, purtroppo, una dis-abitudine ad esprimersi che porta a peggiorare la loro situazione e a un mal-funzionamento nella comunicazione con l’altro.
In Psicodizione agiamo con ottimi risultati su questo meccanismo che porta le persone con balbuzie a trattenersi dal parlare, arrivando ad avere delle intere aree della loro vita in cui si sentono bloccate nell’esporsi e nella comunicazione. Tramite il percorso di Psicodizione e la scelta di farsi supportare, nei mesi successivi, da tutor esperti che guidano emotivamente il bambino o il ragazzo nell’affrontare le situazioni bloccanti, abbiamo potuto riscontrare risultati davvero significativi nel superare la condizione specifica di mutismo.
In questi casi, infatti, attraverso il metodo Psicodizione sono stati forniti ai ragazzi sia gli strumenti adeguati ad avere il controllo nella creazione dei singoli suoni e nella fluidità dell’eloquio, che la possibilità di essere seguiti in modo personalizzato per allenare, così, tutte quelle abilità relazionali ed emotive che potenziate hanno fornito loro maggior sicurezza e capacità di confronto nelle situazioni di stress, fino ad arrivare a sbloccare la situazione di difficoltà che si era venuta a creare.
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