Il logopedista quando è necessario? Ricorrere al consulto di uno specialista in logopedia è necessario nel caso in cui emerga un disturbo nell’emissione della voce o nell’utilizzo del linguaggio orale e scritto, nella comunicazione o nella deglutizione che influisce negativamente sulla qualità della vita del soggetto.

Tale consulto tuttavia non può essere esaustivo, ma è come un tassello di un puzzle perché il disturbo emerso può essere il sintomo di una problematica più complessa che va affrontata nella sua globalità. Per poter stabilire il percorso riabilitativo più efficace è necessario un inquadramento diagnostico che preveda visite con altre figure professionali, che generalmente lavorano in équipe con il logopedista, (neuropsichiatra, neurologo, psicologo, foniatra, otorinolaringoiatra, terapista della neuro-psicomotricità) ed eventualmente anche esami strumentali specifici (esame audiometrico, EEG risonanza magnetica, fibroendoscopia)
Il logopedista è necessario anche nell’ambito della prevenzione.
In età evolutiva ad esempio si possono prevenire alcuni disturbi della voce e del linguaggio e della letto-scrittura mediante interventi mirati del logopedista negli asili nido, nelle scuole materne e primarie con lo scopo di:
• promuovere una corretta igiene vocale che contrasti la tendenza sia dei bambini che degli adulti ad abusare della propria voce per farsi ascoltare
• favorire un armonico sviluppo della comunicazione e del linguaggio mediante consigli mirati rivolti agli educatori e ai genitori
• stimolare la maturazione dei prerequisiti necessari agli apprendimenti scolastici

Quando rivolgersi a uno specialista e incominciare un percorso terapeutico?

Può accadere che quando venga avvertito un problema (voce, linguaggio, deglutizione) ci si limiti a cercare una medicina o uno specialista per eliminare il sintomo che crea disagio o malessere. Talvolta investendo il logopedista di questo potere si corre il rischio di andare incontro a delusioni e malintesi.
Il logopedista può aiutare il soggetto e/o i genitori del soggetto, in caso di minori, ad accettare un percorso diagnostico per escludere che il disturbo possa essere un sintomo di una patologia psicologica, audiologica o neurologica.
Solo dopo aver inquadrato il disturbo, il logopedista potrà effettuare il bilancio logopedico e impostare il trattamento riabilitativo che, per essere efficace, richiede la collaborazione attiva da parte del soggetto e di chi si prende cura del soggetto nell’ambito familiare.

Il trattamento logopedico è sempre necessario?

Il trattamento logopedico è sempre necessario quando il disturbo della voce del linguaggio orale e scritto e della deglutizione è conclamato, ma perché possa essere efficace necessita di collaborazione attiva del soggetto e delle persone che si prendono cura di lui.
Dopo il bilancio logopedico oltre a spiegare con chiarezza gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, il logopedista propone esercizi specifici che devono essere ripresi nell’ambito quotidiano e deve motivare il paziente nel percorso creando una buona alleanza, sostenendolo nelle difficoltà e sottolineandogli i progressi raggiunti. Nel caso in cui non si ottenesse collaborazione sufficiente ed emergesse un disagio eccessivo e un rifiuto del paziente, resterebbe la necessità teorica del trattamento per quel dato disturbo, ma sarebbe inutile e controproducente proseguire il trattamento; occorrerà pertanto comunicare al paziente l’interruzione del trattamento ed, eventualmente, consigliare un percorso di sostegno psicologico.
Nei soggetti affetti da grave patologia neurologica fin dai primi mesi di vita è necessario, oltre ai controlli medici, anche un consulto logopedico per escludere disfagia e per dare indicazioni ai genitori durante lo svezzamento (dalla suzione alla masticazione) ed, eventualmente, impostare un training masticatorio ed una stimolazione tattile, termica e gustativa della bocca con manovre passive o con movimenti su imitazione delle labbra e della lingua, tosse, bacio, emissione di vocalizzi e soffio. In presenza di un ritardo o un’alterazione nello sviluppo del linguaggio è necessario un trattamento logopedico precoce; la riabilitazione dovrà prevedere anche strategie alternative al linguaggio verbale per facilitare la comunicazione.

*Si ringrazia per l’articolo la dott.ssa Antonella Faggio – Logopedista