La Psicologia per superare la balbuzie è utile? È pensiero comune pensare che il problema della disfluenza abbia cause unicamente psicologiche, derivanti da uno stato ansioso ed emotivo. Questo perché la balbuzie si manifesta, perlopiù e con maggiore evidenza in situazioni ad alta emotività. Non è esattamente così!
L’ansia, lo stress e la forte emotività che si manifestano sono, in realtà, la conseguenza della disfluenza e non la causa. Il Manuale Diagnostico e Statistico DSM-5 specifica proprio questo aspetto: “L’alterazione causa ansia nel parlare o limitazioni dell’efficacia della comunicazione, della partecipazione sociale, o del rendimento scolastico o lavorativo, individualmente o in qualsiasi combinazione”. Il ripetersi della difficoltà nell’affrontare un discorso in maniera fluida innesca un disagio a livello relazionale. A sua volta, porta all’accumularsi di esperienze negative associate ai blocchi di balbuzie, fino a creare una reazione automatica allo stress. Questo meccanismo rompe la reale conseguenzialità causa-effetto, tanto che in molti casi ne diventa complessa la distinzione. Così, in situazioni dove troviamo una prestazione da dover affrontare e un’emotività accesa da dover gestire, è più usuale manifestare anche la disfluenza che poi si avverte nell’eloquio.
L’aspetto psicologico è un fattore che nel tempo condiziona il balbuziente
La psicologia per superare la balbuzie diventa così uno strumento molto importante se inserito in un approccio integrato. La balbuzie, infatti, è un disturbo multifattoriale in cui l’aspetto psico-emotivo arriva ad avere un peso rilevante. Si pensi ad esempio a un bambino con problemi di disfluenza, se non viene aiutato con un intervento precoce, la sua balbuzie rischia di cronicizzarsi e lui essere vittima di prese in giro da parte dei compagni a causa del suo modo di comunicare. Questa esperienza potrebbe portarlo a sviluppare ansia, paura del giudizio e depressione, in grado di condizionare il corso della sua vita. Per questo, la strategia migliore per risolvere il disturbo è quella di intervenire su più fronti, in maniera integrata, agendo sui fattori fisiologici, linguistici, psico-emotivi e ambientali che interessano il disturbo della balbuzie.
La balbuzie: cause multifattoriali
La Psicologia per superare la balbuzie ha spesso lo scopo di aumentare l’autostima della persona e creare maggiore fiducia in se stessa. Un obiettivo che deve essere certamente perseguito. Chi balbetta spesso tende ad avere un livello di insicurezza più elevato della norma ed un auto giudizio abbastanza negativo rispetto all’oggettività della situazione. Lavorare per potenziare questi ambiti è, dunque, assolutamente corretto. Non si deve però, tralasciare il controllo che la persona può rimettere in ogni suono che esprime, la competenza e la causatività nel determinare la propria fluidità in ogni situazione. Per questo motivo è importante la psicologia per superare la balbuzie. Se, infatti, si agisce solo sull’aspetto psicologico e sull’autostima, si otterrà una sicurezza emotiva che spingerà la persona ad osare. Il rischio concreto sarà di incorrere in un fallimento dovuto alla mancanza di strumenti che la supportano nel controllo dei suoni e nella gestione dell’emozione. Questa mancanza farà, infatti, inciampare la persona che balbetta sui soliti inceppi nell’eloquio, che conosce molto bene. Quindi, se manca una rieducazione più tecnica sul dirigere i suoni che si producono e si vogliono portare a destinazione, la persona sarà sempre in balia del caso e passiva davanti al risultato.
Perchè il percorso di Psicodzione è così efficace?
Il percorso di Psicodizione è così di successo proprio perché va a integrare tutti questi aspetti, sia tecnici che emotivi, che è necessario potenziare se si vuole davvero aprire la porta della gabbia che ostacola la persona nella vita di tutti i giorni. Tenendo in grande considerazione la psicologia per superare la balbuzie. Questo si ottiene agendo inizialmente sull’aspetto di rieducazione più tecnico, fornendo cioè strumenti per pronunciare ogni suono con la massima sicurezza e portare a termine il proprio messaggio con efficacia e fluidità. Parallelamente, si lavora sull’aspetto emotivo, di gestione del dialogo interno e delle considerazioni interne su “cosa io penso di me stesso”. Ciò avviene anche attraverso esposizioni graduali all’ansia, in cui le persone riabilitano le proprie competenze comunicative in situazioni reali, che possono essere conversazioni con persone sconosciute, telefonate, letture in pubblico o altro.
Il metodo Psicodizione, ideato da Chiara Comastri, Psicologa ed ex balbuziente, è strutturato in corsi intensivi di sette giorni in cui alle persone vengono dati tutti gli strumenti per rieducare il proprio modo di comunicare. L’ansia e l’emotività, in Psicodizione, vengono utilizzate a proprio vantaggio senza cercare di controllarle, ad esempio, attraverso tecniche di auto rilassamento. Questi stati d’animo, infatti, fanno parte della vita quotidiana. Imparare a gestire i propri suoni e le proprie emozioni con competenza porta ad avere una maggiore consapevolezza di sé. Ritrovando così, l’autostima persa a causa della difficoltà dovuta alla disfluenza.
Psicodizione offre un percorso concreto e funzionale che consente di liberarsi dal pensiero del blocco anticipatorio di balbuzie, in modo definitivo, ricominciando una nuova vita senza lo spettro della disfluenza. Visita il sito adesso