Parliamo delle tecniche per non balbettare e di quali siano gli aspetti del blocco della parola.
La balbuzie, o disfluenza verbale, è caratterizzata da un’alterazione nel ritmo del linguaggio causato da arresti o ripetizioni della parola o sillaba che la persona non riesce a pronunciare, nonostante abbia ben chiaro in mente il concetto che voglia esprimere. Il blocco della parola, inoltre, è percepito dalla persona balbuziente qualche istante prima rispetto al momento in cui questa sarà pronunciata, innescando un vero e proprio senso di allarme che fa pensare: “quel suono è davvero difficile da dire”. È proprio concentrandosi solo su questo pensiero fisso, che la lettera o la parola rimarranno inesorabilmente inceppate nella mente. Tutto questo vortice crea uno stato emotivo di forte agitazione, che non facilita l’arduo compito di portare a termine il discorso davanti ad altre persone. Così, i pensieri limitanti iniziano a prendere il sopravvento:
- Ecco, questo suono non riuscirò di certo a dirlo e mi bloccherò
- Che cosa staranno pensando di me in questo momento?
- Adesso prendo fiato e provo a far uscire la parola.
Tutte le attenzioni sono concentrate sul problema che, in quel momento, il blocco sta provocando: la voce che non esce, il respiro che diventa affannoso, il cuore che batte all’impazzata e l’ansia che aumenta. Il risultato? La più completa confusione.
Escamotage per non balbettare: vediamoli insieme
Quali sono le tecniche per non balbettare che la persona si ingegna ad adottare? Chi ha difficoltà nel pronunciare una determinata parola, cerca solitamente di trovare un escamotage per evitare che chi lo ascolta in quel momento percepisca la sua disfluenza. Come avviene questo? Semplice, la parola oggetto del blocco viene percepita in mente qualche istante prima di essere pronunciata: in quella frazione di secondo, il balbuziente cerca freneticamente una via d’uscita. Un esempio può essere quello di fingere che quel termine gli sfugga proprio! Supponiamo che la parola inceppata sia “mare”, si cerca di dare degli indizi all’interlocutore per far sì che sia lui a pronunciarla, togliendosi così dall’impaccio. Oppure si sostituisce la parola che si sente inceppata in mente con un sinonimo che, in questo caso, può essere “spiaggia”. Questi sono solo modi utili ad aggirare il problema, di certo però non a risolverlo.
Tecniche per non balbettare efficaci e definitive
Esistono alcune tecniche per non balbettare che mirano a controllare o mascherare la disfluenza facilitando l’emissione dei suoni, pur non risolvendo la percezione mentale del blocco stesso. Alcuni esempi sono: addolcire le consonanti, abbinare un movimento del corpo ad ogni primo suono che si pronuncia, aggiungere un suono simile a “e” o “mmm” prima della parola che si percepisce inceppata, iper articolare la bocca.
Psicodizione è una metodologia innovativa, elaborata dalla dott.ssa Chiara Comastri, Psicologa ed ex balbuziente, che permette alla persona di non sentire proprio più la sensazione del blocco anticipatorio che si manifesta in mente, portando la comunicazione ad un livello alto, fino a risolvere la balbuzie per sempre.
Durante il percorso si lavora per fornire a bambini, ragazzi e adulti gli strumenti che consentano loro di attraversare le proprie paure e ottenere un buon controllo sui singoli suoni, fino a sentire il pensiero fluido e allontanare la sensazione che possa verificarsi un inceppo.
Il lavoro che viene fatto sul rimanere presenti mentre si parla, sul percepire gli altri con serenità, sulla consapevolezza di essere in grado di costruire i suoni che si pronunciano, sulla capacità di gestire le emozioni a proprio vantaggio, consente proprio di diventare buoni comunicatori e di far gustare la propria buona comunicazione a coloro che ascoltano.
Psicodizione può aiutarti a superare questo ostacolo nella tua comunicazione in modo efficace e definitivo. I nostri insegnanti e assistenti ti seguiranno in tutto il percorso e oltre: visita il nostro sito, troverai tutte le informazioni utili relative al metodo e ai corsi.